Recensione - Finchè le stelle saranno in cielo

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Titolo: Finchè le stelle saranno in cielo

Autrice: Kristin Harmel
Prezzo: 16,40 €
Editore: Garzanti

Sono abbonata al Libraio, rivista che periodicamente si propone di presentare i nuovi titoli in uscita: l'abbonamento è assolutamente gratuito e, se siete appassionati di lettura, vi consiglio di dare un'occhiata qui. Nell'ultima copia arrivatami a casa, ho letto la trama del libro che vi andrò a recensire. Mi ha subito intrigata e sapevo che prima o poi avrei ceduto e lo avrei acquistato. 


Trama: Hope, madre ed ex moglie ora trentacinquenne, gestisce una pasticceria a Cape Cod, piccola cittadina di mare. Ha una figlia adolescente, Annie, che ha preso male il divorzio dei genitori. La nonna di Hope, Rose, di orgini francesi, ha aperto la pasticceria una volta arrivata qui con il marito e la figlia: questa è stata poi tramandata alla madre di Hope e, alla morte di questa, a Hope stessa. Rose soffre di demenza senile, vive in una casa di cura e quando si rende conto che  i giorni di lucidità diventano sempre più rari, decide di scrivere una lista di nomi da consegnare a Hope: da qui comincerà la ricerca di un passato mai rivelato, di un segreto che ha salvato migliaia di vite durante la Seconda Guerra Mondiale, di come il cuore di Rose sia diventato impenetrabile.

Attenzione, spoiler! 

Attirata da una bellissima copertina, ho subito apprezzato la trama: originale ed accattivante, mi interessano molto le vicende collegate all'Olocausto. Il libro è stato molto pubblicizzato e descritto come grande romanzo, che ha subito conquistato il mondo. Penso di aver avuto troppe aspettative durante la lettura, perchè sono rimasta abbastanza delusa. La cosa che più mi ha infastidito è stata la sorpresa e l'incredulità della protagonista in seguito alla scoperta che la nonna fosse ebrea e non cattolica. Hope mi ha infastidita, e non solo in questo caso: durante il corso degli eventi, abbiamo un personaggio pessimista e lamentoso, direi anche egoista, visto che non si preoccupa mai di chiedere agli altri come stanno. Posso provare a immaginare il post divorzio, ma davvero quel povero Gavin non meritava un "come va?" o "parlami di te?" di tanto in tanto? E' vero che Hope si trova sommersa dai debiti e incapace di gestire il rapporto della figlia, per cui mi sono sforzata di capirla.
 Penso che i personaggi avrebbero potuto essere descritti più dettagliatamente, nella loro psicologia.
Non si notano cambi di stile dal passaggio di narrazione da Rose a Hope e viceversa, questo mi ha lasciato un po' interdetta.
Ho notato diversi errori riguardanti maiuscolo e minuscolo: sono cose stupide, lo so, ma dopo aver pagato abbastanza, penso di potermi lamentare un po'.
Lo stile di scrittura è semplice e scorrevole, ma non mi ha entusiasmato parecchio: non so se sia da attribuire alla traduzione o proprio allo stile dell'autrice.
Il messaggio che sta alla base dell'intera storia è molto profondo: l'amore può superare ostacoli che sembrano insormontabili, anche quando il resto del mondo ti incita all'odio, possiamo aiutarci pur essendo diversi. Mi è davvero piaciuta la sezione del libro che racconta di come gli ebrei venissero ospitati e salvati dai musulmani durante le persecuzioni razziali. E' una cosa che mi ha molto colpito, e penso che farò qualche ricerca a riguardo. Possiamo effettivamente convivere pacificamente, aiutandoci e accettandoci l'un l'altro? Si, e questo libro lo urla  a gran voce. Toccanti i momenti in cui Rose rimembra la famiglia e Jacob, il momento in cui i due si incontrano di nuovo, e come ad Hope paia di vederli in cielo come stelle cadenti.
 Mi dispiace molto che nel complesso mi abbia deluso, poichè penso che la trama fosse brillante, ma forse mal gestita. 
Molto carina l'idea dell'intervista all'autrice, posizionata nelle ultime pagine del libro e le svariate ricette dolci disseminate nel corso della storia.
Da 1 a 5, il mio voto è 3,5. 




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