Join My Life } { Tra libri, dolci e serie tv

La settimana scorsa ho letto Marina, romanzo di Carlos Ruiz Zafon. Il mio rapporto con questo scrittore è... strano. Adoro il suo stile e adoro il suo modo di dipingere le emozioni e gli scenari con le parole. Ha fantasia, a volte sfruttata benissimo, altre meno. La sua sfortuna, con me, è essermi imbattuta nel suo capolavoro all'inizio: L'ombra del vento ha segnato l'incipit del nostro rapporto. Un inizio accattivante, elegante. Non è certo colpa di Zafon, nè mia ( o forse si) se continuerò a paragonare tutti i suoi lavori al primo. Effettivamente, dovrei smetterla. Forse è un po' come paragonare il proprio fidanzato con gli ex. Insomma, non è carino.

Non importa che voi siate credenti o atei, cinici o romantici, in famiglia o con amici: Natale è uno dei giorni più speciali dell'anno. Adoro l'atmosfera che si viene a creare: l'albero, le lucine nei balconi e nelle finestre, i pensierini che si ricevono ma ancor più quelli che si donano. Adoro impacchettare i regali e quella emozione che si prova quando scarti un pacchetto.

Questo è il terzo libro che leggo su Kindle, aspettatevi presto una mia opinione tutta dedicata al reader!
Nei periodi un po' stressanti non ho voglia di buttarmi in letture pesanti e tristi, cerco letture veloci e divertenti: proprio qualche giorno fa sbirciavo negli angoli di internet alla ricerca di un titolo adeguato. Ho trovato molti spunti, grazie anche al consiglio di colleghi e amiche, ma il primo con cui ho voluto inaugurare questa lettura frivola e leggera è Ho il tuo numero di Sophie Kinsella, autrice del tanto famoso I love shopping.

Il prezzo è 19,50 €, ma sono quasi certa sia presente anche in versione tascabile Editore: Mondadori.

Non è il primo libro dell'autrice che leggo: qualche anno fa ho letto I love shopping e Sai tenere un segreto?, quindi sapevo già che storie aspettarmi, per grandi linee.

La protagonista di questo libro è Poppy, una fisioterapista che vive a Londra, fidanzata con Magnus, conosciuto grazie ad un appuntamento di lavoro. I due si conosco da un mese, ma Magnus ha chiesto a Poppy di sposarlo: lei ha accettato, è felice e non vede l'ora di sposarlo. Poppy si ritrova a festeggiare con le sue amiche in una sala d'albergo, sorseggiando thè e giocando a bingo. Tutte le amiche le invidiano il meravoglioso anello di smeraldi che indossa, le chiedono di provarlo e Poppy accetta. D'improvviso, scatta l'allarme antincendio e tutti si riversano fuori, spaventati e urlanti. Salta fuori che non era un incendio, ma non salta più fuori l'anello di Poppy. Cosa può succedere di peggio? Cosa sono le due cose che non dovresti perdere in momenti come questi? Il telefonino è nella top 5. Poppy viene scippata, un ladro in bicicletta afferra il suo telefonino e scappa: ma il karma la aiuta, e trova in un cestino un cellulare funzionante. Poppy sa che non dovrebbe prenderlo, ma è un'emergenza... e poi era stato deliberatamente gettato nell'immondizia.
Così, Poppy continua la ricerca dell'anello perduto: inizia a ricevere strani messaggi sul cellulare, fin quando non riceve una chiamata molto strana da un certo Scottie. Non vado oltre con la trama, altrimenti rischierei di raccontare altro e togliervi il piacere di leggerlo voi stessi.
Durante il corso degli eventi, Poppy ci racconta come ha conosciuto Magnus, come sia intimorita dai suoi strani genitor, Anthony e Wanda, le sue amiche e colleghe Ruby e Annalise.
La lettura mi ha molto divertito, soprattutto gli episodi iniziali: la scrittura è scorrevole, non pretenziosa, adatta al contesto e al tipo di storia. Il tutto è narrato dal punto di vista di Poppy, quindi gli eventi ci vengono mostrati dal suo punto di vista: gli incontri con la famiglia di Magnus, i momenti con quest'ultimo, gli scambi di messaggi con Sam. Ci sono diversi punti, però, che non mi hanno convinto: innanzitutto, Poppy è davvero la persona più invadente del mondo. Si, ci sta che io trovo un cellulare e leggo tutti i messaggi presenti, ma come può rispondere o inviare email a nome di Sam? Insomma, si vengono a creare dei disguidi abbastanza divertenti da leggere, ma Poppy sotto questo punto di vista è davvero insopportabile, anche se agisce senza malizia. Altra cosa che non mi è piaciuta è il finale: troppo perfetto e sdolcinato, lo definirei pure stucchevole. Avrei preferito che Poppy scappasse via coi fratelli per incontrare Sam. Molti eventi risultano quindi abbastanza paradossali rispetto ciò che avverrebbe nella realtà; inoltre l'autrice non approfondisce molto i personaggi, restano lì a galleggiare, del loro essere conosciamo soltanto una punta di ghiaccio che sporge dal velo d'acqua ed ho notato che capitava anche negli altri titoli. , ma è un libro leggero e lo prendiamo così com'è, senza aspettative.
Quello che invece mi è molto piaciuto è l'interazione e l'influenza che Poppy e Sam hanno avuto reciprocamente: i due personaggi sono sicuramente diversi alla fine di tutte queste strane vicende, sono migliori grazie all'aiuto dell'altro, voluto o meno. E' interessante e divertente vedere come due persone totalmente estranee possano ritrarre un quadro così chiaro della tua persona, capire subito chi sei, quali sono i tuoi problemi e aiutare a migliorarti. A volte abbiamo bisogno che un estraneo ci dica che ci facciamo troppe seghe mentali, o che le persone che frequentiamo forse sono tutto l'opposto di quel che appaiono. Poppy finalmente riesce a farsi rispettare, ad affrontare le questioni di petto; Sam diventa un po' più sensibile, si apre un po' di più con gli altri.
Inutile dire che i due finiscono insieme, perchè si capisce dal primo incontro dei due.
Il mio voto: 3,5/5. Avrei dato un 4 se fosse stato un po' più realistico e se il finale mi avesse soddisfatto di pià.
Se lo avete letto, o se lo farete, lasciatemi una vostra opinione qui sotto.
Alla prossima recensione!
E per accontentare Poppy: :) xx

Questa è la mia seconda lettura su Kindle ( la prima è toccata a Venuto al mondo, di cui trovate i miei personali pareri qui). Non è la prima volta che leggo qualcosa di Nicholas Sparks: ho già letto I passi dell'amore, Le parole che non ti ho detto, Ogni giorno della mia vita, Ho cercato il tuo nome (il mio preferito). Conosco bene il tipo di storie che l'autore affronta e i temi che propone, ogni volta che termino un suo libro, con le lacrime agli occhi, mi riprometto che non ne leggerò più, ma so che cederò di nuovo. Nonostante il tema affrontato nei libri di Sparks - l'amore in tutte le sue sfaccettature - sia sempre lo stesso, trovo che il ve ro talento e la sua forza stiano nel renderlo sempre toccante e mai monotono. Mi aspettavo, invece, che dopo aver letto due o tre libri, avrei pensato che fossero tutti uguali; invece, ognuno riesce a conquistarti e commuoverti, anche se tu provi a non cedere.
Per quel che riguarda questo titolo in particolare, avevo già visto il film più volte, quindi sapevo tutto della storia. Mi era anche stato detto che, stranamente, il film risulta migliore del libro, ed io concordo.
La trama, in breve: Noah è un ragazzo che ha passato la trentina, vive in una piccola cittadina, nella casa che ha comprato e restaurato. E' solo, non ha famiglia, suo padre, una delle due figure più importanti della sua vita, è morto qualche anno prima. L'altra, Allie, il primo amore,è andata via quattordici anni prima, e da allora non ne ha più avuto notizie. Allie e Noah si sono conosciuti quando lei aveva quindici anni, durante un'estate trascorsa nella cittadina di Noah: i due erano gli opposti, lei ricca e di famiglia importante, lui povero, ma ricco dentro.
Da qui in poi, spoilers!!
Il film segue la stessa trama del libro, cambiando qualche piccolo dettaglio (ad esempio l'età ed il lavoro di Lon, l'età stessa dei protagonisti) ma in linea generale rispecchia molto il libro. Quello che mi ha lasciata perplessa è la differenza enorme caratteriale fra il Noah del libro, timido ed impacciato, ed il Noah del film, impulsivo e sfacciato, ma entrambi gentili d'animo e perdutamente innamorati. La storia d'amore proposta dal film risulta secondo me più passionale ed è capace di entrare più a fondo nello spettatore, cosa che invece avviene meno con la lettura. Penso che quedto sia dovuto al fatto che nel film ci vengano mostrati anche gli eventi della gioventù di Allie e Noah, i primi momenti insieme, sentiamo e vediamo il loro amore crescere. Nel libro, invece, si comincia subito da un Noah maturo  e trentenne, anche se non mancano gli accenni o racconti di episodi del passato. D'altra parte, il libro ci mostra come Allie reagisce alla malattia, come si rapporta con i suo figli, cosa ne è della sua passione per la pittura.
L'orribile malattia che colpisce Allie (l'Alzheimer) è descritta alla perfezione. Una bestia che cancella tutto quello che hai avuto, quello che sei stato, quello che vorresti essere. Trovo che l'argomento sia stato toccato e affrontato nella maniera migliore. Inoltre, vedere Noah che dopo tutto questo tempo, e oltre tutti i suoi acciacchi, lotta per stare accanto ad Allie è una delle scene più toccanti .Voglio sperare che sia vero quello che dice il libro, che c'è qualcosa di più profondo oltre quelle disfunzioni del cervello, qualcosa che riesca ad ancorarci al presente, una roccia sicura su cui aggrapparsi: per Allie sono stati Noah e il loro amore. Mi ha molto intristito leggere come Noah si sentisse solo: perchè era vero, Allie aveva lui, ma lui non aveva Allie, o almeno, non sempre.
Le poche cose che mi sento di attaccare del libro sono alcuni vocaboli usati nella traduzione italiana (ad esempio rimembri, vocabolo che secondo me appesantisce troppo i toni, considerati anche quelli generali del libro) e la lunghezza. Effettivamente, penso che quest'ultimo punto sia dettato dalla mia precedente visione del film, in quanto avrei preferito leggere del loro primo amore. Trovo che sia una storia bellissima, toccante e commovente: ti coinvolge, anche se cerchi di opporre resistenza. Ogni parola che potrei usare per descriverla risulterebbe troppo poco o troppo inadatta, melensa. E' una storia che vale la pena leggere e/o vedere, perchè ci ispira, ci dà speranza, nonostante ci proponga tanta tristezza.
Il film è uno dei miei preferiti di sempre, Ryan Gosling e Rachel McAdams sono due dei miei attori preferiti. Ricordo che la prima volta che ho finito il film ho pianto per 15 minuti. Così come la seconda e la terza, ma un po' meno! Anche il libro commuove. Se alla fine di tutto ciò mi chiedete se vi consiglio la lettura, io dico si, anche se ci sono titoli dello stesso autore che meritano di più (non dal punto di vista della storia, ma della scrittura e approccio alla storia). Vi consiglio anche la visione del film, ma ricordate di tenere i fazzolettini a portata di mano!