Join my books } Le pagine della nostra vita
18:11:00
Questa è la mia seconda lettura su Kindle ( la prima è toccata a Venuto al mondo, di cui trovate i miei personali pareri qui). Non è la prima volta che leggo qualcosa di Nicholas Sparks: ho già letto I passi dell'amore, Le parole che non ti ho detto, Ogni giorno della mia vita, Ho cercato il tuo nome (il mio preferito). Conosco bene il tipo di storie che l'autore affronta e i temi che propone, ogni volta che termino un suo libro, con le lacrime agli occhi, mi riprometto che non ne leggerò più, ma so che cederò di nuovo. Nonostante il tema affrontato nei libri di Sparks - l'amore in tutte le sue sfaccettature - sia sempre lo stesso, trovo che il ve ro talento e la sua forza stiano nel renderlo sempre toccante e mai monotono. Mi aspettavo, invece, che dopo aver letto due o tre libri, avrei pensato che fossero tutti uguali; invece, ognuno riesce a conquistarti e commuoverti, anche se tu provi a non cedere.
Per quel che riguarda questo titolo in particolare, avevo già visto il film più volte, quindi sapevo tutto della storia. Mi era anche stato detto che, stranamente, il film risulta migliore del libro, ed io concordo.
La trama, in breve: Noah è un ragazzo che ha passato la trentina, vive in una piccola cittadina, nella casa che ha comprato e restaurato. E' solo, non ha famiglia, suo padre, una delle due figure più importanti della sua vita, è morto qualche anno prima. L'altra, Allie, il primo amore,è andata via quattordici anni prima, e da allora non ne ha più avuto notizie. Allie e Noah si sono conosciuti quando lei aveva quindici anni, durante un'estate trascorsa nella cittadina di Noah: i due erano gli opposti, lei ricca e di famiglia importante, lui povero, ma ricco dentro.
Da qui in poi, spoilers!!
Il film segue la stessa trama del libro, cambiando qualche piccolo dettaglio (ad esempio l'età ed il lavoro di Lon, l'età stessa dei protagonisti) ma in linea generale rispecchia molto il libro. Quello che mi ha lasciata perplessa è la differenza enorme caratteriale fra il Noah del libro, timido ed impacciato, ed il Noah del film, impulsivo e sfacciato, ma entrambi gentili d'animo e perdutamente innamorati. La storia d'amore proposta dal film risulta secondo me più passionale ed è capace di entrare più a fondo nello spettatore, cosa che invece avviene meno con la lettura. Penso che quedto sia dovuto al fatto che nel film ci vengano mostrati anche gli eventi della gioventù di Allie e Noah, i primi momenti insieme, sentiamo e vediamo il loro amore crescere. Nel libro, invece, si comincia subito da un Noah maturo e trentenne, anche se non mancano gli accenni o racconti di episodi del passato. D'altra parte, il libro ci mostra come Allie reagisce alla malattia, come si rapporta con i suo figli, cosa ne è della sua passione per la pittura.
L'orribile malattia che colpisce Allie (l'Alzheimer) è descritta alla perfezione. Una bestia che cancella tutto quello che hai avuto, quello che sei stato, quello che vorresti essere. Trovo che l'argomento sia stato toccato e affrontato nella maniera migliore. Inoltre, vedere Noah che dopo tutto questo tempo, e oltre tutti i suoi acciacchi, lotta per stare accanto ad Allie è una delle scene più toccanti .Voglio sperare che sia vero quello che dice il libro, che c'è qualcosa di più profondo oltre quelle disfunzioni del cervello, qualcosa che riesca ad ancorarci al presente, una roccia sicura su cui aggrapparsi: per Allie sono stati Noah e il loro amore. Mi ha molto intristito leggere come Noah si sentisse solo: perchè era vero, Allie aveva lui, ma lui non aveva Allie, o almeno, non sempre.
Le poche cose che mi sento di attaccare del libro sono alcuni vocaboli usati nella traduzione italiana (ad esempio rimembri, vocabolo che secondo me appesantisce troppo i toni, considerati anche quelli generali del libro) e la lunghezza. Effettivamente, penso che quest'ultimo punto sia dettato dalla mia precedente visione del film, in quanto avrei preferito leggere del loro primo amore. Trovo che sia una storia bellissima, toccante e commovente: ti coinvolge, anche se cerchi di opporre resistenza. Ogni parola che potrei usare per descriverla risulterebbe troppo poco o troppo inadatta, melensa. E' una storia che vale la pena leggere e/o vedere, perchè ci ispira, ci dà speranza, nonostante ci proponga tanta tristezza.
Il film è uno dei miei preferiti di sempre, Ryan Gosling e Rachel McAdams sono due dei miei attori preferiti. Ricordo che la prima volta che ho finito il film ho pianto per 15 minuti. Così come la seconda e la terza, ma un po' meno! Anche il libro commuove. Se alla fine di tutto ciò mi chiedete se vi consiglio la lettura, io dico si, anche se ci sono titoli dello stesso autore che meritano di più (non dal punto di vista della storia, ma della scrittura e approccio alla storia). Vi consiglio anche la visione del film, ma ricordate di tenere i fazzolettini a portata di mano!
Per quel che riguarda questo titolo in particolare, avevo già visto il film più volte, quindi sapevo tutto della storia. Mi era anche stato detto che, stranamente, il film risulta migliore del libro, ed io concordo.
La trama, in breve: Noah è un ragazzo che ha passato la trentina, vive in una piccola cittadina, nella casa che ha comprato e restaurato. E' solo, non ha famiglia, suo padre, una delle due figure più importanti della sua vita, è morto qualche anno prima. L'altra, Allie, il primo amore,è andata via quattordici anni prima, e da allora non ne ha più avuto notizie. Allie e Noah si sono conosciuti quando lei aveva quindici anni, durante un'estate trascorsa nella cittadina di Noah: i due erano gli opposti, lei ricca e di famiglia importante, lui povero, ma ricco dentro.
Da qui in poi, spoilers!!
Il film segue la stessa trama del libro, cambiando qualche piccolo dettaglio (ad esempio l'età ed il lavoro di Lon, l'età stessa dei protagonisti) ma in linea generale rispecchia molto il libro. Quello che mi ha lasciata perplessa è la differenza enorme caratteriale fra il Noah del libro, timido ed impacciato, ed il Noah del film, impulsivo e sfacciato, ma entrambi gentili d'animo e perdutamente innamorati. La storia d'amore proposta dal film risulta secondo me più passionale ed è capace di entrare più a fondo nello spettatore, cosa che invece avviene meno con la lettura. Penso che quedto sia dovuto al fatto che nel film ci vengano mostrati anche gli eventi della gioventù di Allie e Noah, i primi momenti insieme, sentiamo e vediamo il loro amore crescere. Nel libro, invece, si comincia subito da un Noah maturo e trentenne, anche se non mancano gli accenni o racconti di episodi del passato. D'altra parte, il libro ci mostra come Allie reagisce alla malattia, come si rapporta con i suo figli, cosa ne è della sua passione per la pittura.
L'orribile malattia che colpisce Allie (l'Alzheimer) è descritta alla perfezione. Una bestia che cancella tutto quello che hai avuto, quello che sei stato, quello che vorresti essere. Trovo che l'argomento sia stato toccato e affrontato nella maniera migliore. Inoltre, vedere Noah che dopo tutto questo tempo, e oltre tutti i suoi acciacchi, lotta per stare accanto ad Allie è una delle scene più toccanti .Voglio sperare che sia vero quello che dice il libro, che c'è qualcosa di più profondo oltre quelle disfunzioni del cervello, qualcosa che riesca ad ancorarci al presente, una roccia sicura su cui aggrapparsi: per Allie sono stati Noah e il loro amore. Mi ha molto intristito leggere come Noah si sentisse solo: perchè era vero, Allie aveva lui, ma lui non aveva Allie, o almeno, non sempre.
Le poche cose che mi sento di attaccare del libro sono alcuni vocaboli usati nella traduzione italiana (ad esempio rimembri, vocabolo che secondo me appesantisce troppo i toni, considerati anche quelli generali del libro) e la lunghezza. Effettivamente, penso che quest'ultimo punto sia dettato dalla mia precedente visione del film, in quanto avrei preferito leggere del loro primo amore. Trovo che sia una storia bellissima, toccante e commovente: ti coinvolge, anche se cerchi di opporre resistenza. Ogni parola che potrei usare per descriverla risulterebbe troppo poco o troppo inadatta, melensa. E' una storia che vale la pena leggere e/o vedere, perchè ci ispira, ci dà speranza, nonostante ci proponga tanta tristezza.
Il film è uno dei miei preferiti di sempre, Ryan Gosling e Rachel McAdams sono due dei miei attori preferiti. Ricordo che la prima volta che ho finito il film ho pianto per 15 minuti. Così come la seconda e la terza, ma un po' meno! Anche il libro commuove. Se alla fine di tutto ciò mi chiedete se vi consiglio la lettura, io dico si, anche se ci sono titoli dello stesso autore che meritano di più (non dal punto di vista della storia, ma della scrittura e approccio alla storia). Vi consiglio anche la visione del film, ma ricordate di tenere i fazzolettini a portata di mano!
0 commenti