La schiuma dei giorni è un libro scritto da Boris Vian, pubblicato per la prima volta nel 1947.
Risulta difficile descriverlo rispecchiandone la vera essenza. Il protagonista è Colin, un ricco ragazzo in cerca dell'amore, che incontra durante una festa. Lei è Chloe. Chick è un amico di Colin, piuttosto povero e innamorato della bella Alise, oltre che dello scrittore Partre. Il cuoco di Colin, Nicholas, accompagna spesso i quattro amici.

Sarebbe riduttivo affermare che il libro si concentra sulle storie d'amore di queste due coppie, così innamorate e così diverse. Da una parte Colin, che farebbe di tutto per salvare la sua amata Chloe, dall'altra Chick, il cui amore per il collezionismo supera di certo quello per Alise.
Due amori così diversi, tuttavia condurranno entrambi alla solitudine.
A fare da contorno a queste storie c'è un mondo stravagante, fatto di lustrini e di colori brillanti, un velo di ipocrisia che nasconde la crudeltà e l'egoismo che in esso regna.
Aspettatevi balli sensuali come lo Sbircia  Sbircia e strani strumenti musicali come il pianocktail che, a seconda della melodia suonata, produce diversi drink.
Una lettura surreale, che vale la pena affrontare, senza pretesa alcuna. Non sono tanto i personaggi a conquistare il lettore, quanto la descrizione di questo mondo surreale e cangiante.
Non è un libro da consigliare, è un libro in cui ci si deve imbattere.

Ecco, questo libro deve capitarti. Così, per caso. Il mio consiglio è: prendi questo libro e tienilo in giro per casa. Sulla scrivania, sul comodino, in salotto. Un giorno ti capiterà di buttarci l'occhio e allora lo leggerai.
Il mio voto è 4/5.
Dal libro è stato tratto un film, Mood Indigo, che non ho ancora visto. Il regista è Michel Gondry (famoso per il capolavoro The eternal sunshine of the spotless mind) mentre il cast presenta apprezzate figure del cinema francese, come Romain Duris e Audrey Tautou (Colin e Chloe, rispettivamente).